IL MITO DI ERCOLE – di D.Viciani e F.Manenti

Che cos’è il mito?
Ernest Cassirer (filosofo tedesco 1874-1945) dice che “il mito sorge spiritualmente al di sopra del mondo delle cose”, mentre Guido Ferraro, un filosofo moderno, afferma che anticamente questo genere era riconosciuto come custode di significati profondi. Fatiche di Ercole 0
Il termine mito ha oggi assunto un significato dispregiativo rispetto all’uso cui era destinato in passato. Nell’epoca degli antichi filosofi greci era considerato invece un veicolo privilegiato per la trasmissione della conoscenza, che si cela dietro elementi che sembrano di esperienza quotidiana ma che razionalmente non tornano perché simboli di un archetipo di ordine superiore, ma a questo significato di ordine superiore vi si accede solo tramite la difficile interpretazione di un discorso simbolico.
Molti autori fanno derivare il mito dalle esperienze rituali di un popolo; in sostanza, il mito è strettamente legato agli aspetti religiosi, ai rituali della dottrina sacra di un popolo. Quello del mito è per questo un linguaggio simbolico, la cui funzione è trasmettere un significato. Chi entra a contatto con il mito non deve prendere alla lettera quanto questo racconta, ma il messaggio che vuole trasmettere. Il racconto mitologico è sempre allusivo ad un contenuto principale, insomma, non svela mai direttamente quello che vuole insegnare.

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